Isola-Capitale dell’arcipelago di Samoa, si estende per 2831 km² e ospita 147471 abitanti. Si trova sulla cintura sismica ed è spesso soggetta alle formazioni cicloniche, che costituiscono un impedimento alla realizzazione di impianti eolici. Nonostante questo però, l’isola è in via di transizione verso l’obiettivo 100% rinnovabile, producendo 1,2 MW di energia idroelettrica e 550 kW di energia eolica attraverso 2 turbine.
Per rendere resilienti i sistemi da fonti rinnovabili, l’isola di Upolu ha eretto due torri eoliche che, facendo perno sul basamento, possono essere adagiate a livello del suolo in 45 minuti, in caso di allerta meteo (o per le operazioni manutentive). Il progetto ha intercettato il finanziamento pubblico dell’UAE-Pacific Partnership Fund ed ha visto la luce grazie al forte impegno del governo, insieme a diverse sessioni di consultazione con la comunità. Gli aerogeneratori della Samoa Wind Farm producono 1.619 MWh/anno di elettricità pulita, il 2% circa della domanda elettrica, e fa risparmiare all’isola 540.000 litri/anno di gasolio, pari a 1.352 tCO2/anno non emesse. Il progetto, ultimato nel 2014, è il primo implementato nei piccoli stati-isola in via di sviluppo (SIDS) ad essere a prova di ciclone.
Inoltre, grazie al Pacific Regional Environment Programme, nel dicembre 2005, è stata completata la trasformazione della discarica Tafaigata, attraverso il metodo “Fukuoka”, dell’omonima Università in Giappone. Il trattamento dei rifiuti prevede un processo di tipo “aerobico”, che avviene ventilando i rifiuti al fine di garantire il giusto apporto di ossigeno, per ottenere come prodotto finale il Compost.