Il territorio della Repubblica delle Mauritius, a largo dell’Oceano Indiano, è esteso 2040 km², per 1.331.155 abitanti.
Il trattamento di rifiuti solidi viene organizzato in un impianto di compostaggio nella zona di La Chaumiére; il processo e la tecnologia sono stati forniti da una società indiana, la Excel Industries (India) Ltd. Così, l’impianto riceve circa 300 tonnellate al giorno di rifiuti solidi, i quali vengono trattati in compost, che viene poi venduto come fertilizzante.
A livello energetico l’isola risulta essere parzialmente decarbonizzata (3,8 MW). Il governo, infatti, ha lanciato una gamma di policies e incentivi per ridurre le barriere all’adozione dei moduli fotovoltaici sui tetti e incentivare misure di efficientamento energetico in edilizia. Il progetto mira alla creazione di piattaforme pubbliche e di mercato per dirottare gli investimenti dal fossile alle fonti inesauribili. Per far compiere un balzo alle installazioni di piccola taglia (<50 kW) è stato messo a punto un meccanismo di compensazione tariffaria di tipo Feed-In, che remunera la produzione di energia ad un prezzo fisso per un tempo determinato. Il risparmio del costo di energia atteso per il settore industriale è di 3 milioni di dollari l’anno. Al 2015 avevano fatto domanda per lo schema Feed-In 400 utenze private e 80 tra pubbliche, non governative e religiose. Sulla base dell’esperienza è al vaglio l’estensione del sistema Feed-In a impianti fotovoltaici superiori ai 50 kW.