Le 70 isole spazzate dal vento (di cui solo 20 abitate per un totale di 17mila abitanti), sono diventate uno dei principali centri britannici per l’innovazione nelle energie rinnovabili, compreso l’uso dell’idrogeno come vettore energetico per accumulare i surplus di produzione del vento e delle maree, che spesso generano più elettricità di quanto la rete elettrica locale possa accettare.
L’isola di Eday ospita il sito delle maree dell’European Marine Energy Center (EMEC) e conta circa 200 residenti, che possiedono complessivamente 900kW di turbine eoliche tramite la società Eday Renewable Energy.
Nel settembre 2017, è stato ufficialmente lanciato nelle Orcadi il progetto Surf ‘n’ Tur guidato da Community Energy Scotland, in collaborazione con l’European Marine Energy Center (EMEC), Orkney Islands Council, Eday Renewable Energy e ITM Power.
Surf ‘n’ Turf fornisce alla turbina eolica di proprietà di Eday e all’EMEC le apparecchiature per convertire e immagazzinare l’energia in eccesso come idrogeno. La cella a combustibile (75kW) è stata l’ultima parte del progetto ed è stata consegnata ed installata da Arcola Energy in collaborazione con il tedesco Proton Motor. L’idrogeno viene compresso dall’elettrolizzatore dell’EMEC, immagazzinato e trasportato a Kirkwall (capitale delle Orcadi) dove la cella a combustibile lo converte in energia elettrica per alimentare i traghetti attraccati al molo. L’impianto per l’elettrolisi di Eday è diventato il primo al mondo ad utilizzare l’energia delle maree per produrre idrogeno. Ma ora si vuole fare un passo più in là e utilizzare quell’idrogeno in modo ancora più efficiente, alimentando direttamente il motore dei nove traghetti che collegano le 20 isole abitate.